Ruralità in transizione - Iole Carollo
Cara Donata, cara Livia, caro Leonardo,
la vostra proposta di partecipare a questa edizione di Sguardi Contemporanei ha dato inizio a un nuovo progetto che si concentrerà su alcuni edifici che mi hanno sempre incuriosita e di cui sto approfondendo la storia che, peraltro, è la storia della Sicilia, del Meridione e di tutto il nostro paese.
Ho trovato la quadra per un’idea che avevo, ma che stava prendendo una piega diversa. Da circa un anno sto approfondendo le problematiche legate alle questioni ambientali per affrontarle con un progetto fotografico. Studiando, lo immaginavo simile a Out of Africa, il progetto sulla migrazione umana: foto concrete ma non “esplicite”, che sottendono molti significati. Dopo la nostra chiacchierata ho iniziato a pensare a qualcosa di nuovo con l’architettura al centro; così riflettendo ho capito che la strada è quella dei borghi rurali.
Ho iniziato a fotografare i borghi e le case coloniche realizzate qui in Sicilia in tre differenti momenti, tra gli anni Venti e gli anni Sessanta dello scorso secolo, per la bonifica dei latifondi. Mi interessano i retroscena storici delle bonifiche, non l’utopia di quegli interventi né lo stato di abbandono in cui versano molti di questi luoghi. Vorrei più che altro evidenziare la visione mitteleuropea di quei progetti abitativi, nulla di più lontano dalle nostre campagne, e le connessioni con l’ecologia, oltre ai temi dello sfruttamento del territorio, della migrazione interna, della modificazione del paesaggio (in certi casi si può parlare proprio di terzo paesaggio) e tutta una serie di criticità che sono trattate dagli scienziati di diverse discipline da decenni e che vengono sottolineate a gran voce in quest’ultimo periodo. Anche oggi si tende a spingere le persone ad allontanarsi dai centri abitati urbani per tornare alle campagne, alla ricerca di un modo di vivere più sostenibile. Allora come oggi si parlava di mancanza di case, di disoccupazione nelle grandi città, di quanto l’urbanesimo abbia influito negativamente sulla società, di ruralismo sostenibile.
Certi nostri problemi sembrano essere atavici e risalire, davvero, all’Unità d’Italia. Mi sto rendendo conto che stiamo pagando anche a livello ambientale le scelte scellerate fatte tra le due guerre. La crisi climatica ci sta mettendo il suo e dobbiamo certamente galoppare per trovare soluzioni. Il nostro paese è messo veramente male; in quegli anni fino ai Sessanta, pensando di fare il bene (con tanta retorica), hanno portato così tanti cambiamenti che hanno incasinato il territorio.
Il progetto sui borghi non sarà solo storico e di architettura, ma anche di ecologia e di ambiente.
Insomma, ci sono tante cose da poter affrontare, quindi sono felice di aver iniziato e di sottoporvi una selezione di questo progetto, certamente, in progress. La selezione che vi invio riguarda il borgo Domenico Borzellino, nel territorio di Monreale.
Grazie ancora, siano buone giornate.
Un caro saluto,
IC
Iole Carollo, dopo la laurea in Conservazione dei Beni Culturali e la specializzazione in Archeologia Minoica e Micenea e dopo alcuni anni di lavoro come archeologa, si avvicina alla fotografia seguendo corsi e workshop fotografici e di postproduzione.
Nel 2021 è stata selezionata per partecipare al progetto Itinerari Digitali dell’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione in collaborazione con il Ministero della Cultura, per documentare il patrimonio culturale della Sibaritide. Nel 2022 è stata invitata come collaborator artist del progetto FitForThem delle università di Valencia, Palermo e Opolski, con un focus sul progetto fotografico Out of Africa.
La formazione da archeologa e l’interesse nei confronti dei fatti umani contemporanei le permettono di coniugare antico e contemporaneo, orientandola alla rappresentazione della storia dell’umanità attraverso la fotografia.
Co-fondatrice di Église, associazione culturale che promuove la cultura visiva, e del festival Zines Palermo.