Ritratto di città è un viaggio fotografico spazio temporale, attraverso il quale è possibile indagare il territorio martoriato di Modica.

L’antropizzazione ha trasformato la città urbanizzando il pianeta. La tendenza è quella di isolare i quartieri storici nella loro purezza, facendone degli autentici musei a cielo aperto, luogo di visita per i turisti; mentre la parte vitale della città è dislocata all’esterno.

Abbiamo perso lo spirito di quella modernità che, senza soluzione di continuità, si ricongiungeva alla storia attraverso l’accumulazione. Così le attuali periferie urbane evocano un museo disordinato, messa in scena di singolarità autonome che si impongono laddove si dissolve la città storica.

L’identità del luogo viene compromessa da quelli che sono dei veri e propri scempi edilizi, il funzionale soppianta il coerente, segnando un tracollo del modello di sviluppo e di interazione con il paesaggio, che si traduce in una frattura epistemologica con il passato glorioso di questa realtà territoriale.