Sono nato, cresciuto e  vivo tutt’ora in una zona di confine, caratterizzata da montagne, panorami mozzafiato, boschi e… bunker. 

Sono costruzioni misteriose e poco visibili, realizzate in modo diverso a seconda della zona: possono essere scavate nella roccia con rivestimenti interni di calcestruzzo oppure semi-interrate con terminali fuori terra, ricoperte con materiali adatti a mascherarne la presenza come roccia, terra e vegetazione. Altre ancora sono camuffate come costruzioni rurali per migliorare la loro mimetizzazione.

Il Vallo Alpino del Littorio, voluto da Mussolini e realizzato durante il ventennio fascista, è un sistema di fortificazioni e di opere di difesa che non furono mai completate o utilizzate durante il secondo conflitto mondiale. La situazione geopolitica molto tesa del dopoguerra portò al ripristino e alla messa in funzione di una parte delle opere, fino al crollo dell’Unione Sovietica.

Un tempo limiti invalicabili, operativi e funzionali, oggi sono solo dei “relitti” silenziosi in attesa del loro destino e, in molti casi, lentamente riconquistati dalla natura stessa.