Ponte Adriatico Bari - Giuseppe Francavilla
Il ponte Adriatico di Bari è uno dei pochi ponti strallati a pila sghemba del mondo. La struttura ricorda un’arpa rovesciata: è sospesa a dieci metri d’altezza, ed è lunga 626 metri. La sezione stradale è larga 25 metri, con ulteriori 2 e mezzo dedicati alla pista ciclopedonale, la prima su un ponte cittadino. Al centro è posizionato uno strallo di 225 metri, dove convergono 30 cavi in acciaio che tengono sospeso il ponte. Il pilone centrale, alto 78 metri, rappresenta l’elemento fondamentale della struttura, e anche quello più spettacolare.
L’antenna centrale ha la forma di una Y capovolta, inclinata di 60 gradi. Realizzata in acciaio, si divide nella parte verticale e due gambe incastrate alla base: all’interno una scala a pioli lunga 78 metri conduce alla vetta, il punto più alto della città. A guardarla bene, la Y è leggermente sghemba e ciò è dovuto ad uno studio complicato sulla ripartizione dei carichi, diversa da un lato all’altro. L’idea di sostenere una trave mediante funi rettilinee inclinate, agganciate in sommità a un albero o a una torre è antichissima e fu applicata per la prima volta dagli egiziani nella costruzione di navi a vela. Una trovata mai abbandonata, che oggi caratterizza infrastrutture strategiche in tutto il mondo, dalla Cina alla Russia, da Firenze a Bari.