Ombre, azione n°2 è un’opera concettualmente parte ed evoluzione di una ricerca più ampia cui mi dedico da alcuni anni: un progetto che racconta luoghi e architetture attraverso l’osservazione continuativa, in cui l’assenza di luce diventa simbolo del fluire del tempo.

Immortalo dettagli di architetture attraverso la narrazione di un’intera giornata, astraendo il soggetto dalla realtà e riassumendolo attraverso costruzioni geometriche, composizioni di forme, lasciando che la sintesi delle linee racconti lo scorrere temporale.

Sovvertendo il tradizionale rapporto tra luce ed oscurità nell’immagine, restituisco la vita di edifici e contesti, distillando in un unico attimo frammenti temporali colti in momenti differenti.

La macchina fotografica è in posizione fissa, riprende le ombre proiettate dai volumi dall’alba al tramonto; gli scatti vengono stampati in positivo, le ombre asportate manualmente e le dime così ottenute utilizzate come filtri sovrapposti, per indirizzare la luce ed andare ad imprimere su di un unico supporto, un’immagine composita finale.

Ogni opera richiede 16 scatti, 16 matrici originali, la fusione tra 16 momenti differentemente rivelati attraverso l’assenza di luce; lo scorrere diacronico del tempo si condensa in un’unica, ultima rappresentazione, risultante di un processo analogico e non più digitale, con un taglio individuale ed una prospettiva intimista.

Un diario di luoghi scritto attraverso immagini astratte, sintesi di forme pure, che sovverte la tendenza alla cristallizzazione tipica del mezzo fotografico.