Memoria e Luce - Marco Martinazzo
“La luce delle Libertà splende attraverso il Libro della Storia. Questo Libro è aperto in memoria degli eroi dell’11 Settembre. L’eterna affermazione di Libertà è iscritta nella Statua della Libertà, come è stata vista da milioni di emigranti che arrivavano in America. Nella pagina di sinistra è iscritta la drammatica trave recuperata dall’attacco al World Trade Center. La latitudine di New York è connessa al centro di Padova dalla cerniera verticale del Libro. Il Libro è luminoso, come il basso ed espressivo muro che crea un luogo intimo per la meditazione. La luminosità di questo “faro” sarà modulata in ritmi sottili. Il Libro è delicatamente bilanciato tra gli edifici storici di Padova, il ponte, il corso d’acqua. Il progetto include anche la riscoperta delle mura storiche creando uno spazio che sia al tempo stesso luogo di memoria, di ispirazione e di elevazione. Questo luogo speciale brillerà giorno e notte e in tutte le stagioni dell’anno“.
Gli aspetti comunicativi della visione di Libeskind dell’architettura e del modo in cui deve dialogare con il contesto e con i suoi fruitori sono evidenti in alcune sue dichiarazioni durante un’intervista:
“L’armonia si trova nelle piccole differenze. […] l’architettura è profondamente emotiva, non è solo un’arte intellettuale, non è solo astrazione, va oltre […] il vetro e l’acciaio, e ancora, la matematica, le proporzioni e la geometria: come si possono trasformare queste cose in qualcosa che comunica in profondità con lo spettatore? […] L’architettura, in questo senso, è come la musica. Quando ascolti la musica, non pensi a quali note vengano suonate e quale sia la relazione matematica tra loro […] l’armonia si basa sulla tensione non su un singolo concetto ripetuto all’ennesima potenza. Si deve avere una nota in più per creare una connessione e certamente l’armonia è una struttura polifonica […]“.