Fuori Raccordo - Francesca Spedalieri

A Roma le periferie sono città. Nel tempo si sono sviluppate a macchia d’olio ed oggi appaiono come isole che non si parlano fra loro. Sono costituite da numerose centralità, in cui risiede la percentuale maggiore della popolazione di Roma, che si trova isolata ai margini, a causa della mancanza di collegamenti adeguati al resto della città.

La massiccia costruzione dei centri commerciali nei primi anni del 2000 ha portato alla creazione di nuovi poli attrattivi che hanno modificato profondamente la geografia, i rapporti sociali e l’economia delle zone circostanti. Ad oggi a Roma sono presenti oltre 40 centri commerciali che, nelle zone più a margine, costituiscono spesso gli unici luoghi di ritrovo e di socialità.

Attraversare oggi le periferie di Roma significa attraversare ampi spazi vuoti per ritrovarsi poi in quartieri grandi come città, costituiti per la stragrande maggioranza da palazzi residenziali. Povere, ricche, abitate, deserte, sempre diverse, e sempre uguali.


Ho esplorato le zone circostanti i più grandi centri commerciali di Roma, spesso per la prima volta, cercando le dissonanze, le particolarità, le similitudini e le differenze, ed ho scoperto una Roma diversa, una città galassia, surreale, composta da tante contraddizioni, una metropoli fatta di tante città.
Roma è le sue periferie.