Dodici per dodici - Lorenzo Linthout
Il progetto fotografico “Dodici per dodici” nasce poco più di un anno fa, a seguito dell’obbligata impossibilità di uscire all’aperto dovuta ad un momento di estrema fragilità che l’intera popolazione mondiale ha vissuto e sta ancora vivendo.
Questo progetto è sospeso fra la reale fotografia ed la rielaborazione meglio definibile come “disegno” eseguita successivamente al momento dello scatto; tutti gli elementi sono reali, ma le facciate sono frutto di una composizione da me ideata, con un occhio tendente ad un linguaggio classico dell’architettura, espresso consciamente e riconoscibile attraverso le allusioni più impercettibili.
E’ un lavoro immaginario, è un ipotetico viaggio mentale all’interno di città vuote e di come il mio pensiero le immaginava, le studiava e le riprogettava.
Numero, modulo e sequenza meccanica sono una conquista di ordine scandito da tutte le apertura, disposte rigorosamente per dodici finestre in dodici piani.
La vita all’interno di ogni propria abitazione è minima, gli unici elementi differenti che movimentano le facciate sono portati al minimo: le tende, il loro colore e le differenti tipologie, l’apertura delle finestre, delle tapparelle o delle persiane ed infine la luce all’interno delle singole stanze.