Ex Tabacchificio Salvati - Andrea Martino

Nel cuore della piana del Sele si trova l’ex Tabacchificio Salvati, un complesso industriale che un tempo brulicava di attività e ora riposa nella sua grandiosità silenziosa, come un’opera d’arte plasmata dal trascorrere del tempo. Ogni mattone, ogni arco, ogni finestra frantumata racconta una storia di industria, di uomini e donne che hanno lavorato qui, i cui sogni e fatiche sono ora scolpiti nelle pareti di questo edificio.

Il verticalismo domina l’esplorazione: le strutture in mattoni si ergono verso l’alto, sfidando la gravità e catturando lo sguardo. Questi elementi verticali suggeriscono una dimensione aulica, simile a quella di una cattedrale, dove l’industria assume una sacralità tutta sua. Ciò che potrebbe sembrare solo un ammasso di mattoni, legno e metallo, si trasforma in una struttura venerabile, un luogo in cui il lavoro e la creatività umana si sono fusi in un’unica espressione di grandezza.

I giochi di luce e ombra all’interno dell’edificio amplificano questa sensazione di austerità e magnificenza. Le finestre frantumate e i buchi nelle pareti permettono alla luce di filtrare, creando giochi di luci e ombre che conferiscono al luogo un aspetto quasi mistico. È come se le stesse pareti respirassero, svelando le loro storie nascoste solo a chi sa ascoltare.