Window and mirror - Federico Farinatti

Window and mirror è una ricerca fotografica che indaga il rapporto tra architettura e fotografia studiando le molteplici possibilità interpretative offerte dal mezzo fotografico nella rappresentazione del costruito.

Ponendomi nel ruolo di fotografo e narratore ho cercato di rappresentare il Landesmuseum di Zurigo, icona architettonica contemporanea, codificandolo come indicatore del tempo e dello spazio che lo circonda. L’identità del manufatto architettonico affiora dalle singole parti, senza mai mostrarsi nel suo insieme. L’esperienza della scena viene canalizzata attraverso le ombre che raccontano dell’esistenza di un contesto, preciso e tuttavia non totalmente riconoscibile. La fotografia di architettura dunque è qui intesa non come atto di documentazione oggettiva, quanto piuttosto come strumento di suggestione e traduzione dell’effimero e del temporaneo.

Sfruttando le ore della giornata in cui il sole colpisce quest’architettura nel modo migliore, le scultoree e dinamiche forme cementizie si trasformano in una pelle uniforme, un telo sul quale la grammatica delle ombre di ciò che lo circonda viene assorbita, in un atto di pura reciprocità. 

Ispirata dalle analisi sui due metodi di rappresentazione tipici della pittura olandese del XVI secolo di Svetlana Alpers In “The Art of Describing”, così come dalla famosa analisi di Foucault del celebre quadro “Las Meninas” (1656) di Velázquez, questa ricerca fotografica insiste sul delicato equilibrio tra il concetto “io vedo il mondo/il mondo è visto”.

La macchina fotografica, con il suo obiettivo, permette di aprire la finestra sulla scena, registrando quello che la fronteggia, in maniera diretta. 

In questa serie fotografica tuttavia le proiezioni registrate risultano sdoppiate, manipolate, fuorvianti: nella loro sinteticità stimolano una ricezione totalmente personale.

L’ignoto, ciò che evade dal rassicurante contesto conosciuto inquadrato dall’obiettivo, emerge in maniera più intensa, ricomposto e riflesso. La parte più antica e originaria del museo, così come gli alberi del parco circostante, diventano protagonisti. Tramite questo processo rivelatore, la specificità del manufatto viene attenuata e l’architettura può trascendere la sua massa, cessando di esistere in quanto tale e trasformandosi in un agente riflettente, uno specchio

In window and mirror, finestra e specchio coesistono sul limite tra il visibile e l’invisibile: quello che dovrebbe evadere la tela e non essere visto, emerge nuovamente rappresentato ai nostri occhi.

Federico Farinatti x © FA — Fotografia dell'Architettura

Federico Farinatti è un fotografo di architettura con sede a Zurigo. Dopo aver conseguito il Master all’Accademia di Architettura di Mendrisio nel 2018, ha ottenuto il primo premio al concorso fotografico “Wahrnehmung des zukünftigen Kulturerbes” organizzato da SIA. Il suo lavoro fotografico si concentra sullo sviluppo di un linguaggio visivo significativo che possa trasmettere l’atmosfera di uno spazio, così come documentare il nostro patrimonio architettonico. A partire dal 2023, oltre alla professione di fotografo, lavora come assistente del professore presso la cattedra di Maria Conen “Architecture and Housing” al Politecnico federale di Zurigo (ETH).

È membro della Interessengemeinschaft Architekturfotografie Schweiz (IGAF) e collabora con studi di architettura, riviste online e cartacee e istituzioni accademiche.

 

www.federicofarinatti.com  @federicofarinatti