Necropoli - Ivo Stani
Quando da bambino trascorrevo l’estate dai miei parenti in Puglia notavo varie differenze culturali rispetto alla Svizzera, paese in cui sono nato. Una di queste è rappresentata dal rapporto con la morte. In Svizzera i cimiteri presentano un aspetto piuttosto semplice e sobrio mentre in Italia sembrano dei mondi a parte, veri e propri villaggi autonomi, a volte quasi delle città formate da case, strade, piazze e parchi.
Questi luoghi molto particolari continuavano ad affascinarmi sempre di più, soprattutto per il loro paradosso: sono spazi reali e popolati ma allo stesso tempo anche vuoti poiché gli unici abitanti sono le anime ormai volate da qualche parte nell’universo.
L’interesse principale di questo progetto fotografico è la struttura fisica dei cimiteri italiani e la varietà formale delle tombe familiari. Ognuna di esse presenta caratteristiche specifiche, espressioni delle preferenze estetiche individuali, di differenti condizioni economiche oppure accenni alle storie di famiglia. Mettendo poi a confronto le varie espressioni formali, si possono studiare le differenze e le somiglianze che circondano queste strutture che collegano i mondi materiali e trascendentali.