Sguardi Contemporanei
Sguardi Contemporanei: 10 fotografi x 10 fotografie è il nostro progetto-manifesto, raccoglie gli sguardi di dieci fotografi di architettura italiani. La pubblicazione è a cadenza annuale.
Sguardi Contemporanei 2020
Sguardi Contemporanei è il primo vero progetto editoriale di FA – Fotografia dell’Architettura, con la curatela di Donata Sasso e Leonardo Brancaleoni: dal 1° Ottobre, per dieci settimane, dieci fotografi si susseguono per condividere il loro sguardo sull’architettura.
Un esperimento d’Architettura – Leonardo Brancaleoni
“…Un’abitazione in completa antitesi con ciò che la circonda. I molti che vi passano di fronte non ne conoscono la storia e la guardano interdetti, domandandosi che cosa possa essere e perché si trovi lì. La casa albero di Perugini a Fregene è un esperimento architettonico, distante pochi chilometri dalla città eterna…”
Che cosa può uno spazio – Veronica De Martin
“…Ma cos’è uno spazio se non il mezzo essenziale dell’architettura? L’architettura stessa può essere considerata tale ed è possibile solo nel momento in cui viene collocata in uno spazio. Allo stesso tempo lo spazio si compone di elementi: il vuoto, tutto ciò che sta intorno ad un’architettura, il paesaggio e l’opera architettonica stessa…”
Ordine sparso – Alba Deangelis
“…Il complesso segue una logica di disordine programmatico che anticipa questo scenario contemporaneo, esprimendo in nuce il concetto di ipercittà: una trama frammentata senza geografia apparente, già tesa a prefigurare modi più complessi di vita…”
Il Paesaggio Industriale del Canal de Castilla – Nicola Cavallera
“…La prosperità del canale perdurò almeno sino ai primi anni del ‘900, quando il suo utilizzo si ridusse radicalmente a causa dell’apertura di una nuova linea ferroviaria che collegava, con un tracciato quasi sempre in parallelo al corso d’acqua, le città di Valladolid ad Alar del Rey. Il suo lento ma inesorabile declino ha generato uno dei fenomeni di archeologia industriale maggiormente estesi del territorio europeo…”
Gibellina, un paese, tre vite – Michele Biccari
“…La ricostruzione ha forse funzionato? La vita cittadina ha ritrovato la vivacità e l’armonia di un tempo? Vi sono pareri discordanti. I più concordano che la vecchia identità, specie nei rapporti umani di serena convivenza, è stata perduta; nella Nuova Gibellina, una identità altra è stata acquisita…”
Campelli – Ilario Piatti
“…Le vaste distese sottratte alla natura vengono attualmente ancora curate, anche
se il fieno prodotto non viene totalmente utilizzato poiché una parte di esso viene
abbandonato sui campi. Questa attività viene svolta d’estate dai giovani dell’oratorio, che,
durante i centri estivi, si dilettano in questo prezioso lavoro…”
Ultima notte – Filippo Ferrarese
“…Perché lo spazio che viviamo ci abita abitando sé stesso, si nutre di sentimenti, li agita e li
stimola, al di là del tempo e del mobilio attonito che alimenta con la sua fissità quell’incredibile illusione di un nostro prolungamento, di una nostra proiezione, di un nostro riflesso sugli oggetti e sulle cose che crediamo che pensino…”
Louvre Abu Dhabi – Andrea Ceriani
“…Ricordo l’atto di percorrere questo spazio come un’esperienza emotiva. E come in ogni grande incontro c’è entusiasmo, emozione, un’attrazione forte con un senso di impazienza nell’entrare in
contatto, che rischia però di rivelarsi superficiale.
Il tutto non si può rappresentare, e non si può possedere…”
La Cappadocia e l’architettura della sottrazione – Carlotta Di Sandro
“…Immaginate di capire, all’improvviso, di trovarvi in un luogo che non conosce distinzioni: qui natura è architettura, architettura è natura. Immaginate ritmi lenti e atmosfere sospese: vi trovate dove non esiste né fretta ne frenesia, dove ogni cosa è il risultato dello scorrere, lento, del tempo.
Immaginate di essere in Cappadocia, terra di mezzo tra Mesopotamia e Asia Minore, lungo la Via della Seta…”
Calamite – Donato Quagliata
“…Di questo percorso fanno parte anche tre tappe, che rappresentano il periodo della mia adolescenza, prima di iniziare gli studi di architettura: l’auditorium di Oscar Niemeyer a Ravello in costiera amalfitana; la scala elicoidale nel palazzo Mannajuolo nel quartiere Chiaia a Napoli, di cui ricordo perfettamente lo stupore la prima volta che la vidi; e il Palazzo della Civiltà nel quartiere Eur a Roma. Queste forme hanno fatto nascere in me la voglia di studiare l’architettura…”
Architettura Insostenibile – Donata Sasso
“…La Scuola, come molti altri spazi, ha tentato un riadattamento interno dei numeri, delle spazialità e dei percorsi, ma non è bastato a garantire sicurezza ai suoi abitanti…”
Naked Venice – Fabio Catanzaro
“…Venezia è nuda ed il suo fascino resta intatto, anzi ne acquisisce ulteriormente. I rumori che rompono il silenzio sono quelli delle imbarcazioni che percorrono il Canal Grande…”
Eur Presenza-Assenza – Roberto Mirulla
“…La pandemia ci ha costretto a rivedere il nostro rapporto con l’ambiente, ma non per questo possiamo affermare di aver imparato a rispettarlo. Il lavoro da casa e la costrizione domestica, ci hanno imposto una separazione sociale ed una riduzione drastica degli spostamenti…”
Isolato – Pierluigi Alessandrini
“…Esco per un momento dall’isolamento del mio appartamento per sgranchire ossa e pensieri. E’ essenziale, un piede avanti l’altro, il respiro smorzato, filtrato.
Non vado molto lontano, non è possibile, non è consigliato…”
Luoghi Silenti – Pietropaolo Cristini
“…In una città come Siviglia, nella quale il turismo ha ormai preso il sopravvento, questo periodo storico, drammatico per la sua natura, ha ridato respiro a quelle aree urbane che negli ultimi anni sono state mete prescelte di viaggi e visite guidate…”
Ombre, azione n°2 – Giorgio Ferri
“…Sovvertendo il tradizionale rapporto tra luce ed oscurità nell’immagine, restituisco la vita di edifici e contesti, distillando in un unico attimo frammenti temporali colti in momenti differenti…”
Nuvola di Fuksas – Luca Cacioli
“…La leggerezza dell’involucro porta la sua immaginazione oltre l’infinito, racchiuso all’interno di un “qualcos’altro” più grande di lui, ma che all’improvviso si ferma, si blocca su una forma geometrica fredda e statica, il suo involucro esterno, la teca…”
La sottile linea verde – Angelo Ciccolo
“…Le Valli di Comacchio, racchiuse tra il Mar Adriatico e i fiumi Po e Reno, sono un caratteristico esempio di integrazione tra ambiente naturale e attività umana e costituiscono un importante biotopo già dichiarato zona umida d’interesse internazionale per la significativa biodiversità…”
Fiera Milano – Marco Reggi
“…Sono un amante del silenzio, della solitudine e della natura, posso dunque dire che questo luogo non rispecchia nessuna di queste caratteristiche. Nonostante tutto, mi trovo – forse per abitudine – particolarmente a mio agio a lavorare durante gli eventi che si svolgono a Fiera Milano…”
The plain sense of things – Mauro Fontana
“…La Calabria grecanica viene quindi mostrata per quel che è, esito di speculazione, incuria e mancanza di governo del territorio, senza vincoli e ossessioni estetico formali…”
Montechiarugolo, architettura e identità – Andrea Pirisi
“…In questi paesaggi e scorci vuoti dove l’uomo non sembra più vivere, quasi fossimo in una Pompei moderna, Andrea Pirisi trova la sua cifra nel raccontarci gli abitati di Montechiarugolo. In un gioco continuo con le ombre e la luce, in un sottile registro linguistico luminoso e a tratti opaco, sempre con rispetto di tutte le immagini che cattura, sempre con la discrezione di chi vuole mantenersi fuori e insieme entrare nel respiro di queste contrade…”
Raccolta di una architettura italiana – Dario Borruto
“…Dietro la costruzione di queste immagini vi è un percorso lungo e complesso, basato su un dialogo interiore con elementi visivi e percezione individuale, in cui un ruolo essenziale è affidato all’utilizzo attento della luce, come elemento rivelatore della materia…”
Ci vediamo all’angolo – Rafael Jacinto
“…Quando sono arrivato, circa due anni fa, non conoscevo nessuno e non sapevo nulla sulla città. Da subito ho iniziato ad andare a zonzo per le sue vie, sempre con la fotocamera al collo. È un’abitudine che ho da tempo: quando arrivo in un posto che non conosco, esco e inizio a camminare…”
L’abito fa il monaco – Nicola Colella
“…Camminiamo, ci passiamo distrattamente in macchina, in bici, alziamo gli occhi nel migliore dei casi, e lo sguardo viene rapito dalla copertina di un libro, dell’edificio, le cui pagine probabilmente non leggeremo mai…”
Padiglione Esprit Nouveau – Guido De Vincentis
“…Inizialmente la struttura venne nascosta allo sguardo del pubblico da un muro – il comitato organizzatore della Exposition lo vedeva come un rifiuto del tema dell’arte decorativa. Fu infine mostrata ma demolita poco dopo…”
M11 – Diego Laurino
“…Il memoriale M11 è un monumento commemorativo situato presso la stazione di Atocha ed è stato progettato dallo Studio FAM per ricordare le 191 vittime degli attentati ai treni di Madrid dell’11 marzo 2004…”
Stadio San Siro – Matteo Triola
“…Un oggetto architettonico complesso e affascinante, tanto da essere identificato nel 2009 come un’astronave atterrata nella periferia di Milano…”
Trasferimenti – Fabio Purgino
“…Antitetiche concezioni imprescindibili si manifestano in questo immaginario spaziale che racconta una delle tante storie appartenenti a un luogo terreno che si relaziona costantemente con la luce radente proveniente dall’empireo…”
Vertical Buildings – Lorenzo Linthout
“…L’architettura viene sublimata sottintendono spazi che dovrebbero essere abitati ma che qui appaiono come piste di un circuito stampato, uniti da un design raffinato e lineare, attraverso un lavoro di privazione fotografica…”
Eden – Monica Di Chio
“…Nuovi quartieri modernissimi, ma privi di anima e di relazione con il paesaggio sorgono nelle periferie. Palazzine, complessi edili e centri commerciali ogni giorno contribuiscono a distruggere il paesaggio trevigiano…”
Lowlands – Marcello Mariana
“…Quanto tempo impiegherà per raggiungere il punto più alto? Quale sarà la massima altezza raggiunta e in quale istante toccherà terra?…”
Architettura negletta – Alessandro Villa
Architettura negletta – Alessandro Villa Il titolo sintetizza in un aggettivo il carattere e il destino di queste costruzioni. Si tratta di edifici residenziali sconosciuti,
Centralità religiose – Giuseppe Albano
“…Lo sguardo verso l’alto degli scatti favorisce la comprensione delle forme adottate dalle singole Chiese attraverso la percezione della proiezione ipografica che restituisce i dettagli scultorei e pittorici delle singole cupole…”
Dodici per dodici – Lorenzo Linthout
“…Questo progetto è sospeso fra la reale fotografia ed la rielaborazione meglio definibile come “disegno” eseguita successivamente al momento dello scatto; tutti gli elementi sono reali, ma le facciate sono frutto di una composizione da me ideata, con un occhio tendente ad un linguaggio classico dell’architettura, espresso consciamente e riconoscibile attraverso le allusioni più impercettibili…”
Eden Project – Stefania Miravalle
“…In un mondo ormai consapevole delle pesanti conseguenze di questo atteggiamento,
il complesso dell’Eden Project – il primo di una serie di progetti internazionali –
supera questo dualismo per mettere a fuoco l’interdipendenza tra piante e persone e
promuovere il cambiamento, in primis a livello locale…”
Structūra – Luca Vegetti
“…Osservare; da quest’azione parte il mio progetto “Structūra”.
L’obbiettivo è quello di mettere in risalto le architetture della città,
decontestualizzate dal luogo in cui sono collocate…”
Lamie – Claudio Palma
“…Questo progetto vuole riaffermare non solo la bellezza architettonica del singolo edificio ma la possibilità che insieme, architettura e paesaggio, creino una rete di nuova tutela territoriale, rifugi per il turismo lento e quindi destagionalizzazione di un turismo pugliese sempre più estivo…”
Stand-by Night — Matteo Capone
Stand-by Night – Matteo Capone Stand-by Night è una serie fotografica che nasce durante la pandemia di Covid-19. Dai primi di novembre, quando il Governo
Small Japan – Martina Simonato
Small Japan – Martina Simonato Il paesaggio urbano del Giappone, ed in particolare quello di Tokyo, si struttura e prende forma a partire dalla frammentazione
Sguardi Contemporanei 2021
“…Attraverso i progetti e le parole dei giovani professionisti coinvolti, Sguardi Contemporanei raccoglie una panoramica interessante e varia della scena della fotografia d’architettura italiana…”
Chandigarh, frammenti di un’utopia modernista – Roberto Conte
“… A distanza di decenni dalla sua costruzione, il dibattito sugli effetti del modello urbanistico adottato a Chandigarh è ancora aperto, ma i tanti progetti realizzati sono tuttora in grado di stimolare un grande interesse, architettonico e visivo…”
Baulücken – Francesca Iovene
“…se si può parlare di qualcosa senza citarlo mai, si può anche parlare di Berlino e del suo Muro senza cercarlo né ricordarlo, ma solo attraverso altri muri, altri vuoti, altre presenze, evocando gli stati d’animo che questa città ti porta ad avere: un misto di nostalgia e bellezza come nelle storie di famiglia…”
L’architettura religiosa di Gio Ponti – Alba Deangelis
“…L’edificio è come un essere vivente; più tempo lo si osserva e meglio se ne comprendono personalità e tratti, sia fisici che caratteriali. Come può la velocità dei nostri tempi permetterci di fare un’esperienza completa e totalizzante della poesia di determinati spazi?”
Ruin or Rust – Francesco Russo
“…Proveremo nostalgia un giorno per queste sentinelle dell’epoca industriale? Possono queste icone scientifiche ed architettoniche raggiungere nuovi scopi nella contemporaneità? Possono essere definiti “ruggine” o “rovine”?”
La città in attesa – Alessandro Guida
“Le case sembrano vivere in uno stato di perenne attesa, aspettano che qualcuno arrivi e dia un senso a quei mattoni e a quei solai in ombra da cui oggi vedi il mare. Qualcuno che guardi al futuro in questo paese in agonia.”
Eivissa – Davide Adamo
“La ricerca del piacere sembra contrapporsi al velo di misticismo che ricopre l’isola, segnata dal passaggio di così tante culture del mondo antico. Eppure tutto coesiste perfettamente.”
Ritratti Intermedi – Atelier XYZ
“Raccontare il tempo intermedio richiede un approccio differente rispetto a quello a cui siamo abituati per altri progetti. Il racconto, in questo caso, non risiede in un tempo determinato, ma evolve con l’evolvere e il formarsi dell’architettura.”
Fondazione Biscozzi ~ Rimbaud – Dario Borruto
“Raccontare il tempo intermedio richiede un approccio differente rispetto a quello a cui siamo abituati per altri progetti. Il racconto, in questo caso, non risiede in un tempo determinato, ma evolve con l’evolvere e il formarsi dell’architettura.”
Vulcano – Giulia De Marchi
“Gli abitanti, e ancor di più i visitatori, appaiono piccolissimi; li ho voluti rappresentare così, come fossero delle nullità curiose composte da sensazioni, colori e odori scaturiti da una terra che ribolle dall’interno.”